Archive for the ‘Noisefromamerika’ Category

noiseFromAmerika: Contro la moratoria dell’aborto: una segnalazione

January 22, 2008

di Maurizio Morabito, 22 Gennaio 2008, 16:35

Mi piace essere molto terso su questa questione dell'”inizio della vita umana”, perche’ la certezza e’ che sia solo un veicolo per qualcos’altro…Faccio allora solo due domande retoricissime:

(a) Si e’ mai visto un prete battezzare il pancione di una donna incinta?

(b) In quanti Paesi dove l’aborto e’ legalmente proibito, esiste un Movimento per la Vita?

di Maurizio Morabito, 22 Gennaio 2008, 18:49

Voglio dire che fino a che non c’e’ la legalizzazione dell’aborto, la Chiesa e in genere gli antiabortisti latitano sul problema dell’aborto stesso.

E che tutti questi discorsi su quando comincia la vita umana sono successivi alla discussione sulla legalizzazione, ed eminentemente strumentali: perche’ se il feto fosse stato davvero considerato “vivo” anche prima, allora il battesimo sarebbe stato fatto subito dopo il concepimento.

Anche perche’ fino a poco tempo fa i bambini morti non battezzati finivano per dottrina nel Limbo…

E se sono gia’ “persone” appena concepiti, perche’ aspettare, e rischiare?

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noiseFromAmerika: La Casta, il Papa e la Liberta’ d’Opinione in Italia

January 17, 2008

di Maurizio Morabito, 17 Gennaio 2008, 18:25

Io questo Papa lo capisco. Lo capisco nel senso che vedo come non venga capito.Ha fatto un enorme discorso attuale ma non “del momento”, collegando l’universita’ di oggi alla tradizione cristiana e greca antica, e tutto quello che viene letto e’ che viene riconosciuta la laicita’ de La Sapienza, e che la ragione deve essere sottomessa al bene???Probabilmente il difetto e’ che per capire questo Papa non bastano i “soundbites”, e bisogna leggere i testi per intero. Troppo sforzo, per la cultura moderna.Gia’ il discorso per la giornata della pace era stato ridotto sui giornali a una difesa della famiglia matrimoniale (il che, certo non era ). Adesso, per chi ha voglia di leggere, c’e’ un invito a fare in modo che la ragione sia libera, e libera di cercare il vero, contro le tentazioni a trasformare tutto secondo criteri utilitaristici e lobbystici.
Il Papa teme il piegarsi della ragione “davanti alla pressione degli interessi e all’attrattiva dell’utilità, costretta a riconoscerla come criterio ultimo” e per evitare cio’, suggerisce di usare quanto puo’ fornire la fede cristiana (e cosa altro dovrebbe suggerire, il Papa???).E’ proprio ironico che alla fine, un discorso papale sulla liberta’ sia stato (quasi) zittito…

di Maurizio Morabito, 17 Gennaio 2008, 19:50

L’unico vincolo e’ che il Papa si aspetta che la ragione umana venga usata per cercare la verita’. Non lo so: c’e’ qualcuno in disaccordo? A un certo punto dice anzi chiaro e tondo che la filosofia (ai nostri tempi, la ragione) deve essere libera dalla teologia. Si rifiuta anche di dare indicazioni su come debba procedere, la ragione.La quale pero’, a suo parere, non va messa da parte (e di nuovo: che dovrebbe dire, il Papa???):”le Facoltà di filosofia e di teologia […] questo è il senso permanente e vero di ambedue le Facoltà: essere custodi della sensibilità per la verità, non permettere che l’uomo sia distolto dalla ricerca della verità. Ma come possono esse corrispondere a questo compito? […] neppure io posso offrire propriamente una risposta, ma piuttosto un invito a restare in cammino con questa domanda […]. Teologia e filosofia formano in ciò una peculiare coppia […] ciascuna deve conservare il proprio compito e la propria identità.“A un certo punto lamenta addirittura l’assolutizzazione della ragione, e invita invece a storicizzarla, nel senso di trasformarla in una ricerca continua invece che nella definizione di elementi “fuori dalla storia”. Di nuovo, offre come soluzione l’abbandono dell’idea che la “sapienza” della tradizione religiosa (notare: non solo quella cristiana) sia tutta da cestinare:”Di fronte ad una ragione a-storica che cerca di autocostruirsi soltanto in una razionalità a-storica, la sapienza dell’umanità come tale – la sapienza delle grandi tradizioni religiose – è da valorizzare come realtà che non si può impunemente gettare nel cestino della storia delle ideeVerso la conclusione, espandendo la citazione di prima, parla di quanto gli sta piu’ a cuore, riguardo l’universita’ e la ragione occidentale in genere: e cioe’, che con tutto quello che si conosce adesso, per seguire l’utile o le pressioni esterne, la verita’ non la cerchi piu’ nessuno:Il pericolo del mondo occidentale – per parlare solo di questo – è oggi che l’uomo, proprio in considerazione della grandezza del suo sapere e potere, si arrenda davanti alla questione della verità. E ciò significa allo stesso tempo che la ragione, alla fine, si piega davanti alla pressione degli interessi e all’attrattiva dell’utilità, costretta a riconoscerla come criterio ultimoInteressante notare anche che all’inizio si congratula del fatto che La Sapienza sia libera da preti e politici (e magari lo fosse!!!)”Nella sua libertà da autorità politiche ed ecclesiastiche l’università trova la sua funzione particolare, proprio anche per la società moderna, che ha bisogno di un’istituzione del genere

di Maurizio Morabito, 17 Gennaio 2008, 21:37

Non lo so se vogliamo far polemica per polemica, ma prima di congratularsi dell’indipendenza de La Sapienza, il Papa ha detto “la Sapienza […] è un’università laica con quell’autonomia che […] deve essere legata esclusivamente all’autorità della verità.La verita’ rivelata alle autorita’ ecclesiastiche non fa quindi necessariamente parte di quella “autonomia”.E poi dice “[il Papa] sicuramente non deve cercare di imporre ad altri in modo autoritario la fede, che può essere solo donata in libertà“. Quindi la commistione non e’ per forzatura papale.Ripeto: il messaggio e’ un appello a non buttare al macero la sapienza delle tradizioni religiose, in quanto accumulata lungo le generazioni e quindi non marchiabile semplicemente come “irrazionale”.Se qualcuno legge qualcosa di diverso per favore citi esplicitamente i punti del discorso a cui si riferisce.

di Maurizio Morabito, 17 Gennaio 2008, 22:23

Sono adesso io che non capisco. Il Papa dice che se la ragione non ascolta il “grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sua sapienza“, allora quella ragione “inaridisce“. Analogamente per il discorso delle “radici“.Dove sta scritto “deve“, pero’? Se il “Signor Ratzinger” la pensa in quel modo, ed e’ Papa, sara’ bene che lo dica. Non puo’ dire la sua opinione? Dove sta la scorrettezza? Che dovrebbe dire: “fate pure senza di me, la fede e’ per gli stupidi, chi ragiona non puo’ aver fede, etc etc”???

di Maurizio Morabito, 18 Gennaio 2008, 02:19

> sei certo che il signor RatzingerDobbiamo chiarirci alcune cose. Stiamo parlando di cosa avrebbe detto il Papa a La Sapienza, o di cosa pensiamo in generale del Papa e del Papato?Se ci limitiamo alla prima ipotesi, allora non vedo dove il Papa abbia detto di avere una verita’ in tasca da servire li’ per li’ perche’ tutti la seguano. Anzi, ha detto “papale papale” 😎 di non avere risposte sul come cercare, la verita’…

> non sarebbe il capo di un’organizzazione secondo cui la verità ultima

Insomma questo si presenta senza voler imporre niente, lo dice, lo ripete, spiega come la pensa, si fa un po’ di domande, collega l’universita’ di oggi a quello che erano le prime universita’, dice di non avere le risposte, invita i pensatori a non abbandonare pero’ quello in cui lui crede, spiega perche’ fa quell’invito…

e tu hai dei problemi con la base del suo credere???

Comincio a sospettare che il Papa non ti avrebbe fatto contento neanche se avesse scritto che tutto quello che voleva era un panino alla mensa de La Sapienza…

Il fatto che il Papa pensi di avere la “soluzione finale” in tasca come dici tu e’ un problema fra il Papa e il suo Dio. Altrimenti, sulla base delle tue critiche, non potrebbe fare altro che stare zitto…in altre parole, stai rigettando tout-court tutto quello che il Papa potrebbe dire, che e’ poi proprio la preoccupazione espressa dal Papa in quel discorso.

Si vede che fa bene a preoccuparsi…

Sulle omissioni di cui mi accusi non capisco di cosa ti lamenti. Ha detto quello che lui crede essere il compito del Vescovo, la sua interpretazione dell’ingresso della filosofia greca nel pensiero dei primi cristiani, e quello che lui ritiene essere la verita’. Ha detto tante altre cose che non ho ritenuto di ricopiare.

E infatti a cosa mi serviva ripetere quelle affermazioni? (Vagamente Gandhiane, se me lo chiedi…)

Tu avevi detto che non avevi capito il discorso di Ratzinger: avrei forse dovuto spiegartelo dicendo che “il Papa e’ cattolico”? O ricopiando tutto il testo per intero?

ps sulla a-storicita’ della ragione: ad essere davvero risibile sarebbe il fisico che, dopo Aristotele, Galileo, Newton, Michelson/Morley, Einstein, Planck e Hubble dichiarasse la sua scienza “fuori dalla storia”

di Maurizio Morabito, 18 Gennaio 2008, 22:02

Il sito e’ stato irraggiungibile tutt’oggi fino ad adesso..tsk tsk forse l’hosting era meglio non farlo fare a quei signori vestiti di nero 😎

Perché ‘sta benedetta verità il tuo amico Ratziger vorrebbe che la cercassimo, ma lui sa già cos’è! Ma allora, se già sa cos’è, perché perdere tempo e denaro? Ce la dice e morta ivi.

Sei insomma scontento perche’ te lo immaginavi Papanzer e ha deluso le tue aspettative? Ti dice che l’universita’ e’ meglio che non abbia preti o politici (chissa’ come sono contenti, alla Cattolica…) e si rifiuta di imporre alcunche’, ma non sei contento neanche di quello.

Come ho gia’ chiesto: c’e’ qualcosa che avrebbe potuto dire senza incorrere nelle tue critiche, o vuoi semplicemente che stia zitto (o meglio, che non si faccia ascoltare)?

se per un accidente storico o religioso mi cambiano la costante gravitazionale sono cazzi amari per tutti!

Ebbene anche la costante gravitazionale fra cento o mille anni non sara’ piu’ tale, o non sara’ piu’ utile, e la fisica sara’ andata avanti con teorie migliori. Anche la relativita’ sara’ sostituita, probabilmente diventera’ un corollario di un modello migliore e piu’ preciso. Cento anni fa piu’ o meno JJ Thomson pensava agli atomi come dei “panettoncini”, adesso siamo alla “giungla delle particelle”. Dei “sei numeri” di Martin Rees non se ne conosceva neanche uno, adesso si parla della distanza di Planck.

Quale parte della fisica possa mai dirsi “fuori dalla storia”, “assoluta”, spiegamelo, per favore

parecchie che la contraddicono e che sostengono molto chiaramente la solita favola

Il ragionamento del Papa e’ coerente. Certo, ci sono delle premesse (l’aver Fede, l’aver fede in quel particolare sistema religioso, etc etc) ma una volta stabilite le condizioni di partenza non ci sono voli pindarici o non-sequitur. E certo, per capire tutto cio’ un non-credente deve per un attimo riuscire a relativizzare la propria posizione. Non posso che invitarti a fare quello sforzo (dici di sapere che il Papa e’ cattolico, ma poi non fai uso di quel dettaglio). Senza quello sforzo la tua lettura delle encicliche non ha alcun senso (e infatti, senso non riesci a trovarne).

Non ti facevo cosi’ “assolutizzante”. Sei piu’ Ratzinger di Ratzinger stesso.

Noisefromamerika: Esportare Democrazia Dove La Vogliono

September 28, 2007

Maurizio Morabito, 28 Settembre 2007, 19:53

Allora se vogliamo dirla tutta la Birmania cosi’ come la conosciamo e’ uno Stato inventato dagli inglesi in epoca coloniale, un po’ come l’Iraq…

Sul lasciare pero’ la gatta da pelare ai soli Birmani non sono d’accordo. Sarebbe possibile, se non ci fossero interferenze esterne di vario tipo. Insomma se il Ministro del Petrolio dell’India va a firmare un accordo con la Giunta Militare, mi sembra una chiara ingerenza negli affari interni, anche se i soldi dei “regali” probabilmente transiteranno verso la Svizzera.

Detto questo un intervento militare cosi’ come siamo e’ impraticabile, perche’ gli invasori naturalmente farebbero gli affari loro, e non il bene dei locali. 

Noisefromamerika: Berlusconi e i lavavetri

September 7, 2007

A rieccoti nel personalismo… di Maurizio Morabito, 07 Settembre 2007, 01:20

Ma secondo te, Michele, e’ Berlusconi a fare il centro-destra, o viceversa?

Noisefromamerika: Berlusconi e i lavavetri

September 6, 2007

di Maurizio Morabito, 06 Settembre 2007, 01:17 

Perche’ non cercare di uscire dal solito personalismo? Mi sembra di tornare alle teorie sociologiche delle BR, con questo additare a Berlusconi e i suoi “impiegati” come i babau senza i quali tutto potrebbe andare a posto.

Ci illudiamo forse che in assenza di Bertinotti o Caruso i sindacati si sgonfierebbero e Bersani riformerebbe?

Il “pericolo” e’ poi scadere nella nella solita pappardella del noi-buoni-loro-cattivi come nel commento di Blackrat qua sopra. L’idea che il PD possa dare alcuna speranza e’ men che risibile.