Sono rimasto un po’ interdetto alla lettura delle due pagine del
Vagamondo dedicate sul Domenicale del Sole24Ore lo scorso 22 luglio.
Nell’introduzione, Claudio Vicentin ha presentato Tony Wheeler e il suo
nuovo libro sul “turismo” nelle “Bad Lands” del mondo, dall’Iraq alla
Corea del Nord a Cuba, sottolineando come Wheeler abbia un “fastidio per i luoghi comuni” e quindi sia andato a “vedere prima di giudicare”.
Viene poi dedicata una sola colonna a un estratto dal libro di Wheeler, ma ben nove interminabili altre alle elucubrazioni di alcuni dei collaboratori del giornale su quale celebrita’ mandare in Albania, in Birmania, in Libia.
Ora, e’ vero che luglio e agosto sono tempi dedicati al rilassamento ma a parte un insospettato e malvenuto culto della celebrita’ sul Domenicale, c’e’ da chiedersi cosa direbbe lo stesso Wheeler di fronte a tutti i luoghi comuni sciorinati dai “collaboratori”, che evidentemente giudicano prima di vedere (Scaraffia parla per esempio di un Iran che proprio non esiste), e fra i quali si salva forse il solo Camurri (ma non lo dica al Ferraris, ho gia’ infierito una volta).
Trovo il 99% del Domenicale estremamente interessante. Speriamo proprio che lo scivolone sugli “Stati canaglia” sia davvero da imputare solo al Solleone!