ASPO Italia: “L’arte della retorica nel dibattito sul riscaldamento globale: il “punto caldo” della troposfera”

Concordo con il fatto che appoggiare tutta una critica su un unico punto non e’ una scelta retoricamente saggia. Annoiare l’uditorio, poi, e’ un crimine.

D’altra parte tutto questo disprezzo nei confronti degli “scettici” una volta mi dava fastidio. Adesso lo trovo finanche utile, a dimostrare che dietro alle paure climatiche non c’e’ al momento molto di solido.

Riguardo il meccanismo dell’effetto serra, ricordo che e’ universalmente riconosciuto che la sensitivita’ alla concentrazione della sola CO2 in assenza di altri effetti, e’ di circa 1C per ogni raddoppio di concentrazione.

Se si trattasse solo di quello, non staremmo qui a parlarne.

Ma l’atmosfera e’ molto piu’ complicata che un laboratorio: lo stesso IPCC e’ riuscito solo ad arrivare a un ampio range di stime, fra 1.5C e 4.5C, senza granche’ miglioramento negli ultimi sei anni, e il dibattito su quale siano i valori piu’ vicini al vero e’ ancora aperto.

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